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Rilievo con drone: “Fai da te” o chiedi a me ?

A chiunque di noi è capitato più di una volta nella vita di trovarsi davanti ad un preventivo di qualsiasi genere e pensare: che esagerazione, mi arrangio io.

Il mondo droni è in continua crescita e, se nei primi anni i possessori si contavano sulle punta delle dita, oggi chiunque può acquistarlo in qualsiasi centro commerciale o supermercato. 

Dunque anche in questo settore è comparsa la domanda: perché rivolgersi ai professionisti quando esiste il semplicissimo “fai da te” ?  

“Suvvia è facile, è sufficiente investire qualche centinaia di euro, scaricare un’app gratuita ed il gioco è fatto”, una delle tipiche riflessioni.

Ahimè, non è così semplice. 

Se siete anche voi così massimalisti nel valutare questo argomento, fermatevi un attimo e leggete quanto segue.

Vi mostreró un esempio concreto.

Ipotizziamo di dover fare un rilievo di una palazzina per il rifacimento della copertura in seguito a una qualche calamità naturale che ha procurato danni più o meno ingenti.

L’approccio migliore sicuramente è l’utilizzo di un SAPR (Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto, un drone usato a scopo professionale), perché utilizzare carrelli elevatori o ponteggi richiederebbe sicuramente più tempo e probabilmente anche un’autorizzazione per occupare suolo pubblico. Dunque, come si dovrebbe procedere?

  1. Un pilota di SAPR deve avere una patente apposita per potere operare in agglomerati urbani, rilasciata da centri di addestramento riconosciuti da ENAC. Costo indicativo:1500 €
  2. Deve possedere un drone. Attualmente quello più usato dai professionisti è il “Dji Phantom 4 Pro”. Costo indicativo: 1600 €Il drone deve essere registrato nell’elenco dei SAPR di ENAC, deve avere una sorta di targa identificativa. Costo indicativo: dai 200 ai 500€
  3. Il pilota deve avere un’assicurazione che risponda in caso di sinistro. Costo indicativo: 200€/anno
  4. Visto il tempo limitato di volo (15-20 min circa) servono le batterie di ricambio. Costo indicativo: 500€
  5. In caso di emergenza è necessario avere un terminatore di volo che è in grado di inibire l’alimentazione al drone mentre è in volo. Tale dispositivo deve avere un proprio telecomando, che garantisce l’innesco. Costo indicativo: 300€ 
  6. Il dispositivo di controllo del SAPR va integrato con un display, per poter avere una visuale in tempo reale del drone. Molti radiocomandi sono interfacciabili con gli smartphone di ultima generazione, quindi se si vuole inserire una cifra di stima possiamo considerare 200-300 € anche se si potrebbe omettere tale voce visto che, un cellulare ormai chiunque lo possiede.
  7. Un semplice anemometro, per assicurarsi di poter volare in sicurezza e non rischiare più del dovuto. Costo indicativo: 30 €
  8. Strumenti per la delimitazione dell’area, cartelli di segnaletica verticale perché tutta l’area va chiusa e delimitata. Solo il personale addetto può stare all’interno dell’area di buffer. Costo indicativo: 200€
  9. Un’app che ti consente di pianificare il volo. Queste applicazioni sono gratuite e scaricabili da qualsiasi piattaforma.

Questa stima è stata fatta considerando solo la spesa del pilota, ma vanno aggiunti i costi per l’attrezzatura che va integrata e l’attrezzatura da topografo vera e propria.

Bene, dopo essermi procurato tutto ció sopraelencato, posso procedere con le operazioni?

No, perché il rilievo fotogrammetrico non consiste solo ed esclusivamente in una o due ore di volo. Una volta ottenuti tutti i dati dal drone c’é una fase di rielaborazione.

Questo è l’elenco dei servizi essenziali, ci sarebbero altri servizi da citare per raggiungere prestazioni ottimali, come la possibilità di usare una stazione totale o un laser scanner, ma non voglio tediarvi ulteriormente.

Calcolatrice alla mano, se prendiamo in considerazione i punti elencati, raggiungiamo una cifra che oscilla tra i 12.000€  ai 15.000€. 

Ovviamente tale spesa si può abbassare noleggiando l’attrezzatura o subappaltando il lavoro e alcune spese annuali vanno ammortizzate su 365 giorni, ma questo è quanto si investe per ottenere un buon risultato.

Provate ad immedesimarvi dunque in un professionista che ha intrapreso questo settore, ha voluto investire in Italia ed ha abbracciato un progetto ambizioso come questo. Un ingegnere, un architetto o un geometra che compila un preventivo deve far fronte almeno a queste spese che, ribadisco, sono le minime ed indispensabili. 

Quando un professionista si muove mette inoltre in gioco il proprio bagaglio culturale e la propria esperienza, elementi ottenuti impegnando tempo, fatica e denaro.

Avete una vaga idea di quanto oggi può costare una laurea? O quanto costa un master in fotogrammetria? 

Essendo in Italia, meglio non aprire la parentesi delle tasse, poiché anch’esse finiscono nel preventivo. Le stime più prudenti del 2018 parlano di una tassazione del 55%. Ciò significa che su 100€, 55 li percepisce lo stato senza batter ciglio ed il guadagno si riduce a 45€. Con una cifra del genere si può far fronte a tale investimento?

Ecco quindi cosa si cela dietro ad un “lavoro di un’oretta scarsa, che ci vuole” , tanto per citare una classica frase dei clienti più sprovveduti. 

Siete ancora convinti che un semplice rilievo di una palazzina o di un capannone possa costare 50 – 100€ ? 

Quando si ha a che fare con professionisti autorizzati, non ci si può ridurre solo ad una cifra. 

Siete ancora convinti che si può andare sul primo e-commerce per poter fare un rilievo ?

Vi lascio con una semplicissima domanda cui forse adesso potrete rispondere con più consapevolezza: siete dunque sicuri che un rilievo fotogrammetrico sia davvero alla portata di tutti?